Cementifici

L’industria del cemento è parte integrante della nostra storia. Fin dagli esordi Sogedir Srl si sviluppa e fonda il suo core business sul recupero di materiali di scarto e sottoprotti provenienti da produzioni industriali, come gessi chimici, loppa d’altoforno e ceneri da carbone, valorizzandoli come elementi sostitutivi dei raw materials nell’industria del cemento.

Abbiamo fondato e coltivato negli anni solidi rapporti con i più grandi gruppi cementieri Italiani, mettendo al centro delle nostre priorità serietà, affidabilità, cura per la selezione dei materiali e la massima attenzione agli aspetti normativi che disciplinano il recupero di rifiuti speciali non pericolosi nel ciclo produttivo del cemento.

TERRE E ANIME DI FONDERIA

  • CER 100908 – Terre ed anime di fonderia provengono da fonderie di metalli ferrosi, e rappresentano le sabbie esauste non più utilizzabili per le gli stampi delle fusioni. Queste contengono SiO2 in percentuale del 70 % quindi adatte ad essere impiegate nelle materie prime per la produzione di cemento, grazie alla loro composizione chimica risultano adatte alla correzione del modulo silicico, contribuendo in maniera significativa alla riduzione dell’impiego della silice naturale altrimenti proveniente da attività estrattive.

SCAGLIA DI LAMINAZIONE

  • CER 100210 – La scaglia di laminazione proviene dalla produzione e lavorazione dell’acciaio nello specifico da attività di laminazione e trafilatura, grazie al suo contenuto in ossido di ferro al 95% viene utilizzato come correttivo nelle materie prime per la produzione di cemento in sostituzione del minerale di ferro proveniente da cave naturali.

SCORIA BIANCA DI ACCIAIERIA

  • CER 100202 – La scoria bianca è un sottoprodotto a base silicea dell’industria dell’acciaio. La caratteristica più interessante per il ciclo produttivo del cemento è il fatto che questo materiale ha già ceduto la sua quota di emissione di CO2, aspetto che consente quindi di aumentare la produzione di clinker a parità di emissioni.

LOPPA D’ALTOFORNO

  • Loppa d’altoforno di alta qualità proveniente da Acciaierie. La loppa d’altoforno (o scoria d’altoforno) è un sottoprodotto del processo di produzione della ghisa, durante il quale si formano grandi quantità di scoria di composizione non lontana da quella del cemento Portland. La scoria acquista caratteristiche idrauliche se all’uscita dall’altoforno viene raffreddata bruscamente e trasformata in granuli porosi a struttura vetrosa (silice amorfa) detti loppa granulare.

CENERI DA BIOMASSA LEGNOSA

  • Ceneri da biomassa legnosa vergine CER 100101 e CER 100103 provenienti da impianti di termovalorizzazione a biomassa legnosa vergine (cippato) rappresentano rispettivamente la cenere pesante di griglia, non pericolosa, e quella leggera, contenenti una percentuale di silice, ossidi di ferro e alluminio usata come correttivo delle materie prime per la produzione di cemento, contribuendo in maniera significativa alla riduzione dell’impiego della silice naturale altrimenti proveniente da attività estrattive.

FLY ASHES

  • CER 100103 – La loro composizione chimica è assimilabile a quella di una pozzolana naturale di origine vulcanica, per questo vengono impiegate nell’ultima fase della produzione del cemento in aggiunta del clinker migliorando la lavorabilità del calcestruzzo la resistenza a compressione e la durabilità. L’elevata finezza e la forma sferoidale delle particelle di cenere contribuiscono a dare fluidità al getto di calcestruzzo e quindi alla sua lavorabilità e pompabilità ottenendo miscele più omogenee e finiture superficiali più accurate. 
    Inoltre se impiegate nelle materie prime, grazie alla loro composizione chimica risultano adatte alla correzione del modulo silicico, contribuendo in maniera significativa alla riduzione dell’impiego della silice naturale altrimenti proveniente da attività estrattive.

GESSO CHIMICO

  • Gesso chimico da industria chimica di base, ottenuto dalla reazione tra fluorite essiccata e acido solforico durante la produzione di acido fluoridrico. Composto da un’elevatissima quantità di SO3, grazie all’elevato contenuto di anidrite e alla minima concentrazione di impurità, è un prodotto ideale per l’industria del cemento, dove viene utilizzato per regolare il tempo di posa di questo. Le dimensioni del particolato di gesso possono essere concordate con gli stabilimenti di destino a seconda delle loro esigenze.

CENERI PESANTI DA RSU/CDR

  • CER 190112 – Ceneri pesanti da RSU/CDR provenienti da impianti di termovalorizzazione alimentati a RSU o CDR contenenti percentuali di SiO2, ossidi di ferro e ossidi di alluminio usata come correttivo delle materie prime per la produzione di cemento, contribuendo in maniera significativa alla riduzione dell’impiego della silice naturale altrimenti proveniente da attività estrattive.

GESSO CHIMICO DA DESOLFORAZIONE

  • CER 100105 – Gesso chimico da desolforazione fumi proveniente da trattamento effluenti gassosi quindi da abbattimento degli SOx presenti nei fumi da combustione delle centrali termoelettriche a combustione di carbone. Presentano un alto tenore di CaSo4 superiore al 90%, utilizzati quindi in sostituzione del gesso naturale di cava, limitando le escavazioni e le aperture di nuove cave estrattive.

CDR/CSS

  • CER 191210 – Per Combustibili Solidi Secondari (CSS) si intendono i combustibili solidi prodotti da rifiuti non pericolosi, sia di origine urbana che speciale ( compresi i rifiuti industriali) che rispettano le caratteristiche individuate dalle norme tecniche UNI CEN/TS 15359 e successive modificazioni.
    L’utilizzo in co-combustione di CSS al posto del pet-coke, sottoprodotto di scarto delle raffinerie, è una pratica comune solo ad alcuni cementifici in Italia, nonostante l’Europa la raccomandi come una delle migliori tecnologie disponibili (Bat, Best available technology). Grazie alla selezione ”rigorosa” dei rifiuti, il suo l’utilizzo genera un netto  miglioramento delle emissioni e inoltre, grazie alle elevate temperature a cui lavorano i forni, si esclude di fatto la possibilità di formazione di diossine ai camini, che si potrebbero generare a temperature più basse.
    Alla base di un ciclo di gestione dei rifiuti c’e’ la selezione dei materiali da valorizzare, e i cementifici diventano punto di finalizzazione della frazione secca in avanzo, altrimenti destinata alla discarica.
    Si riducono così i costi dello smaltimento per le comunità locali, con un beneficio sulla tariffa rifiuti. In questo modo si rende tracciabile un percorso di trasparenza e controllabilità dei cicli industriali. La produzione di CSS permette di recuperare materiale da avviare al riciclo dai rifiuti indifferenziati, contribuendo ad aumentare la quantità di materiale da avviare al recupero. Si tratta quindi di un ciclo, quello del CSS, che si integra perfettamente con alti livelli di raccolta differenziata con evidenti sinergie fra il recupero di materia e quello di energia.